Vari Ambasciatori della Corea del Nord nel tempo hanno deciso di diventare dei disertori. L’ultimo della lista è l’Ambasciatore (facente funzioni) in Kuwait, che avrebbe fatto richiesta di asilo nel 2020. La notizia è stata diffusa volutamente con ritardo, solo ora che ha raggiunto la Corea del Sud nel 2021.
Nel 2019 anche il facente funzioni di Ambasciatore a Roma Jo Song-gil (in foto) aveva disertato.
Ma il caso più famoso è avvenuto a Londra nel 2016, dove il vice-Ambasciatore da tanti anni, pure aveva scelto di diventare un disertore.
Perché anche persone così inserite nel regime, al punto da diventare Ambasciatori della Corea del Nord diventano disertori? Sono persone così privilegiate dal vivere nel lusso all’estero, eppure scappano. Perché è importante attendere di essere raggiunto dalla famiglia? La Corea del Sud promette di aiutare, ma offre anche dei soldi?
C’è i l mio libro per spiegare un po’ di più. Alcune cose si sanno, altre non sono chiare, il libro lo trovate disponibile QUI.
Per i curiosi rispondo invece ad una domanda che non mi ha fatto nessuno ma che forse avete in testa: quali sono le relazioni internazionali della Corea del Nord?
Ci sono 25 Ambasciate straniere a PyongYang, ma non c’è quella italiana.
E come fa allora l’Italia ad avere rapporti?
L’Italia ha un accordo con la Svezia per usare la loro Ambasciata per ciò che serve. Viceversa la Corea del Nord ha ovviamente una Ambasciata a Roma, visto che da lì è scappato il diplomatico. La Corea del Nord ha 48 Ambasciate all’estero, oltre alle ovvie tipo Cina e Russia, in sostanze le ha nei Paesi che sono stati (o sono) comunisti per motivi di partigianeria. Ma oggi l’Ambasciata “sorvegliata speciale” è quella a Teheran (e quella iraniana a Pyongyang) dove è probabile avvengano incontri che trattano di atomica. La Corea del Nord ha poi Ambasciate anche in Venezuela, Libia e Siria. Non ha Ambasciata in Iraq (il terzo Paese dell’Asse del Male di Bush).