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Le balene in Antartide

🐳 Le balene fanno migliaia di chilometri per venire in Antartide a mangiare nel miglior ristorante del mondo: le acque fredde che hanno più nutrienti.

Le balene hanno un fascino unico che oggi è più difficile comprendere: è inseguendo loro che l’uomo ha fatto grandi scoperte geografiche. La balena è la ricerca del tesoro, la ricerca di noi stessi, la ricerca di Dio.

Certo i balenieri non si avventurarono sulla terra e non esplorarono, inoltre per essere veicolo di conoscenza avevano un brutto vizio: tenevano le informazioni tutte per loro per paura della concorrenza. Mentre il progresso richiede condivisione.


In foto copertina le tombe di alcuni cacciatori di balene in Antartide 🇦🇶. Nessun colore ma non è colpa della foto. E’ un’isola vulcanica davvero così “nera” ed io ho visitato d’estate, pensate d’inverno! E’ simbolo di vera malinconia. Aggiungete per di più che non è facile seppellire un corpo in Antartide, la terra è sempre ghiacciata e i corpi “riemergono”.

In questo luogo hanno vissuto circa 200 uomini e anche una donna (Marie Betsy Rasmussen), forse la prima a vivere in Antartide.


Dalla balena si estrae tanto olio da mangiare e bruciare, cioè grasso liquido, si fa anche sapone, nulla viene sprecato. Persino i denti vengono intagliati (possono pesare fino a 1 Kg l’uno e forse ricorderete dal vol. 6 di Turismo Estremo che alle Fiji 🇫🇯 li usano per pagare il “prezzo della sposa”).

La caccia alle balene


Le Svalbard (Isole norvegesi 🇳🇴 tra le più a nord del mondo) furono apprezzate perché gli alti picchi di cui sono provviste, erano ottimi per la caccia alle balene che potevano essere individuate da terra. C’erano anche approdi per poi trascinarle a terra una volta catturate. Queste spedizioni di caccia duravano mesi.

Alle Svalbard nacque un piccolo insediamento chiamato “Smeerenburg”, che in olandese vuol dire il paese del grasso. Lì infatti facevano bollire il grasso di balena per ricavarne olio e riscaldarsi. I primi furono forse i Baschi, poi appunto gli Olandesi 🇳🇱.
Nel 1860 fu inventato un arpione “esplosivo” e la caccia divenne più facile. Non si poteva sparare a una balena, altrimenti sarebbe morta e affondata prima di averla catturata. Ma da allora è stata una strage. Presto le baleniere divennero anche in grado di issare a bordo gli animali catturati e processare tutto senza bisogno di terraferma.


Nel 1985 fu introdotta una moratoria (l’anno in cui la Groenlandia 🇬🇱 esce dalla Comunità Europea). Oggi si possono catturare le balene quasi solo per motivi scientifici (come fa – troppo spesso – il Giappone 🇯🇵 , al punto per cui nasce un sospetto…) mentre la Norvegia (per lasciare la possibilità ai Sami, ma tanto anche loro hanno rifiutato la Comunità Europea con referendum sia pure per altri motivi) e l’Islanda 🇮🇸, non hanno aderito e dunque cacciano. In Islanda ho visto ancorate allo stesso molo la baleniera e la nave che offriva ai turisti il tour di osservazione delle balene. I due “concorrenti” si scambieranno informazioni tra loro su dove si trovano gli animali?

I suoni danneggiano le balene


[Oggi le balene 🐋, probabilmente il più grande animale mai esistito nella storia, sono relativamente al sicuro dalla caccia. Il problema sono gli urti con le grandi navi, un tempo nefasti per l’uomo e oggi invece per le balene. Sono pericolosi anche solo i rumori che tali giganti di acciaio generano: creano difficoltà nella comunicazione, fanno perdere l’orientamento. Alcune navi hanno dei pinger che le tengono lontane.]
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