Perché le nazioni sono così “strane” in Asia Centrale e l’Uzbekistan è un mostro geografico?
Ebbene sono state disegnate male per scelta. Le capitali al confine sono vulnerabili. Questi popoli si sono opposti ai Russi e poi ribellati ai Sovietici, per cui Stalin, una volta avuto saldamente il potere, cercò di punirli in tutti i modi.Quando tutto era URSS frontiere vere da superare non c’erano, ma ora che sono indipendenti, tali disastri riemergono e fanno danni.
L’Uzbekistan 🇺🇿 che vedete nella mappa è il simbolo dell’orrore geografico.
Non ha accesso al mare. Anzi peggio: confina con tutti e quattro gli altri Paesi dell’Asia Centrale, i quali a loro volta non hanno accesso al mare. Insomma l’Uzbekistan è doppiamente landlocked (solo il Liechtenstein 🇱🇮 è nella stessa condizione ma è una nazione insignificante). Dipende dagli accordi dei suoi vicini con un altro Paese ancora…
Il confine con il Turkmenistan 🇹🇲 segue un fiume ma non perfettamente, in alcuni punti della navigazione non sai dove ti trovi, il che crea problemi.
Se poi guardate a quella parte di territorio che si insinua dentro al Kirghizistan 🇰🇬, troverete la valle di Fergana, la zona più fertile e popolosa di tutta l’Asia Centrale. Da lì, per raggiungere la capitale Tashkent, il percorso più rapido e logico passa dal Tagikistan! Con cui ci sono grandi attriti per come è stato distribuito il controllo delle acque. Dunque per non superare la frontiera bisogna oltrepassare alte montagne, il che costringe a volare.
In compenso, le famose città che tutti hanno sentito, come Samarcanda e Bukhara, sono in Uzbekistan ma appartengono ai…Tagiki! Pensate alla rabbia del Tagikistan 🇹🇯 che come capitale si ritrova ad avere Dushanbe, città che fino al 1961 si chiamava Stalinabad in onore di colui che gli tolse la loro cultura.
In sostanza l’Uzbekistan è un mostro geografico. Chi lo ha voluto danneggiare ha fatto, dalla sua cinica prospettiva, un buon lavoro.
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