Categorie
Senza categoria

La più grande festa del mondo

Nel 1971 in Iran si è tenuta la più grande festa del mondo.


Lo Shah di Persia volle avere un momento di gloria in cui tutto il mondo avrebbe dovuto essere impressionato dalla sua grandezza. L’idea era semplice: organizzare la più grande ed esclusiva festa che il mondo avesse mai visto. Tutti i potenti della terra avrebbero dovuto partecipare e così, di fatto, rendere omaggio al padrone di casa: il Re dei Re.


Dopo lunghissima e costosissima preparazione, la festa fu obiettivamente un successo e fu davvero la più grande del mondo. Ma il prezzo pagato fu carissimo, perché l’odio e il risentimento del popolo crebbero.


La festa fu fatta a Persepoli in occasione dei – presunti – 2.500 anni dalla fondazione del primo Impero Persiano da parte di Ciro il Grande. Per essere originali, dare tutti i comfort e mantenere un contatto con la antica cultura, si diede vita ad una enorme tendopoli. Mai un campeggio è stato così chic…

Il campeggio più lussuoso del mondo

tendopoli a persepoli
La città tendata accanto alle rovine archeologiche di Persepoli. Rendere quel pezzo di deserto verde e rigoglioso non fu facile, così come fu un’impresa garantire la sicurezza di tante persone, senza essere invasivi

La Regina d’Inghilterra fu tra le poche teste coronate che scelse di non partecipare; probabilmente per lei era sconveniente rendere omaggio appunto al Re dei Re. Il Presidente degli Stati Uniti mandò il vice per motivi di sicurezza, ma con poche altre eccezioni, l’élite del mondo presenziò. Governi nemici si ritrovarono a banchettare insieme e “vicini” di tenda. Per limitare al massimo il numero di persone, ogni Re e Primo Ministro portò pochi collaboratori; per cui si racconta che in tanti girassero per quelle vie domandandosi chi mai avessero appena incontrato visto che nessuno faceva le presentazioni… Quell’uomo che fuma la pipa qua di fronte è il Re di Danimarca o di Svezia?


Ma torniamo agli assenti – questa volta meno illustri – perché a mancare erano gli Iraniani: pochissimi furono i connazionali invitati a partecipare dallo Shah, neppure importanti ministri.

Il costo della festa più grande del mondo


I costi del lusso offerto furono astronomici: il cibo arrivava da Parigi con gli aerei. Lo champagne e il vino prezioso scorrevano a fiumi (lo Shah in teoria era un devoto Musulmano che non dovrebbe bere alcol). 250 limousine trasportarono gli ospiti. Costruirono persino un aeroporto per farli arrivare più comodamente. Infine tennero lontano dalle tende ogni insetto con un’attenzione talmente maniacale che pare che proprio durante questa opera di pulizia scoprirono una nuova specie.
E poi grandi festeggiamenti ricreando costumi, interi eserciti e persino navi dell’Impero Persiano da far sfilare per le strade. Lo Shah voleva sentirsi il nuovo Ciro. Così come un tempo i popoli conquistati portavano i tributi, così ora lo Shah e l’Iran erano nuovamente al centro del mondo.

Non solo, ma la celebrazione del grande passato persiano, così come Saddam con Babilonia, aveva anche lo scopo di mostrare la Persia preislamica. Tutto ciò non fece altro che irritare ancora di più Khomeini e i suoi seguaci…

Per approfondire c’è il mio libro disponibile QUI.