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Purezza sessuale

Il concetto di purezza sessuale è complicato ed ha enormi risvolti nella vita delle donne.

Saman Abbas, ragazza residente in Italia di origini pakistane, potrebbe essere stata uccisa dalla sua stessa famiglia a causa di qualche “peccato”.
Non è chiaro cosa sia accaduto. Forse aveva un ragazzo, forse ha rifiutato un matrimonio combinato. Ad ucciderla il padre o uno zio. Il tutto poi potrebbe essere avvenuto sul territorio italiano.


Ma a prescindere dal singolo terribile caso, ancora eventuale per fortuna, in Pakistan i cosiddetti “delitti d’onore” denunciati sono circa 500 l’anno. Probabilmente molti di più.
Dunque è sì un reato anche in Pakistan, nazione con oltre 200 milioni di persone. Ma per farvi capire il contesto, in Pakistan, sia pure con regole particolari, c’è la pena di morte per l’adulterio (uomini e donne).Tra il 1979 e il 2006 anche per mezzo di lapidazione.


Il concetto da avere chiaro è che il presunto onore di una donna, viene visto come un “bene” dell’intera famiglia. Anzi, che si riflette o macchia indelebilmente la famiglia.

Disporre del proprio corpo?


Una donna non è libera di disporre del proprio corpo, perché il corpo appartiene alla famiglia. Rifiutare un matrimonio combinato (con pagamento di prezzo della sposa) impoverisce la famiglia, mina l’autorità e l’armonia, mostra che è stata educata.Se poi avesse avuto una relazione prematrimoniale, ebbene una donna non disonora mai solo se stessa, bensì la sua intera famiglia, il suo clan, la sua tribù.E’ allora dovere di ogni maschio della famiglia, difendere tale onore.
Nella vicina India, in un contesto religioso differente, tale concetto di difesa dell’onore si allargava all’intera casta.Tra i Sikh, altra religione ancora dell’area, meglio uccidere tutte le donne che farle cadere nelle mani dei nemici che potrebbero disonorarle. E così via.


Questa ossessione della purezza (in termini sessuali) era – forse è ancora in piccola parte – presente nell’Occidente cristiano. Per fortuna oggi la modernità sta spazzando via questo concetto terribile che però resiste nella testa di alcuni uomini (e donne):


PUREZZA SESSUALE = PUREZZA MORALE


Se rompi questo concetto, oggi folle ma diffuso, poi la strada è in discesa e poco per volta si compiono tutti i passi nella giusta direzione.Per esempio preoccuparsi della sessualità, o anche solo delle chiacchiere sulla sessualità delle donne della famiglia. Perché se lì risiede l’onore della famiglia, bastano i sospetti perché il danno sia concreto. La colpa della donna è anche solo aver creato il sospetto.


Per capire meglio, da noi, cioè in un paese civile e avanzato, fino a poco fa, chi indagava su un caso di stupro cominciava con il valutare la moralità della donna! Cioè come era vestita, se aveva “provocato” e stronzate simili. Ora immaginate come vadano le cose in Pakistan, dove in sostanza, una donna non-vergine, rischia di non poter mai essere considerata vittima di violenza, per non parlare del fatto che la parola di una donna vale meno di quella di un uomo…


In Pakistan poi c’è da superare un altro scoglio: voler regolare i rapporti tra esseri umani e anche tra Dio e umanità. Cioè fare in modo che le presunte leggi divine vengano rispettate fin da subito: ecco che si trova sempre qualche uomo zelante pronto ad attaccare le donne in “nome e per conto” di Dio. Qui il loro peccato sessuale colpirebbe addirittura l’umanità intera (forse una idea non così lontane anche in altre culture eh?)

Ma in Italia per fortuna, sempre che esistano tali regole, ogni donna, come ogni uomo, se la vedrà direttamente con Dio. Dunque limitiamoci a regolare i rapporti tra essere umani soli, che è compito già sufficientemente difficile.
Allora ogni volta che si assiste a tragedie simili, in Pakistan bisogna far sentire forte la voce contro la violenza. Bisogna creare disprezzo verso un gesto violento. Nessuno va in carcere “da eroe”, nessuno viene “onorato” dalla comunità per un gesto violento. E’ bene chiarire ogni volta che nessuno ha l’approvazione di alcun Dio. In Italia spero che nessuno sia mai a favore della violenza, dunque gli sforzi vanno concentrati contro chi ancora volontariamente o involontariamente, cade nell’errore di associare valori morali a condotte sessuali.


Se le condotte sessuali sono legali, esse sono disgiunte da altre qualità e difetti.

PUREZZA SESSUALE (che caxxo è poi oggi? Verginità e basta?) e PUREZZA MORALE non sono collegate


E’ pieno di donne che hanno avuto molti partner nella vita che sono virtuose. E’ pieno di vergini che sono donne disprezzabili. Il tempo delle “sante” del calendario tutte legate dall’essere vergini è frutto di una mentalità passata. Se anche credete a baggianate di razza pura, stirpe superiore, famiglia e cromosomi da tutelare, state sereni: oggi fare sesso senza concepire è molto semplice e comunque si può avere la certezza sulla paternità. Non vi troverete mai un figlio che trama contro di voi perché ha i geni del clan nemico, di un uomo maledetto da Dio perché di altra religione o altre fesserie spregevoli oltre che antiscientifiche.


La verginità, cioè un insignificante pezzo di pelle, è a disposizione della donna. In nessun modo ha una ricaduta sulla moralità di una famiglia. Il padre, il fratello, lo zio, non hanno alcun controllo sul corpo di una donna. Probabilmente saremo quasi tutti d’accordo, però evitiamo, nel piccolissimo, anche di “consegnare” la sposa dal padre al marito – sia pure simbolicamente – come accade ancora oggi in Italia nelle cerimonie. Basta urlare “vi auguro figli maschi”. Non dite “puttana” ad una donna tanto per insultarla, chiamatela “stronza”.


Concetti banali ma temo sia necessario ribadirli. La cronaca nera dei giornali dovrebbe servire a riflettere su questi argomenti, non a raccontare il plastico della casa, descrivere un giardino, etc.


[foto copertina trovata online, la usano molti giornali non so a chi attribuirla]