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Nawruz e feste di Primavera

Tra ieri e oggi è arrivata la Primavera con tutte le sue feste, soprattutto il Nawruz.

La Primavera è importante per tutti, ma per i Persiani e i Russi ancora di più. Lo Shah cambiò nome alla nazione (l’Iran di oggi) il 21 marzo 1935, cioè il giorno in cui inizia la primavera che per i Persiani era ed è ancora oggi il nawruz, una festa in cui ci si scambiano regali, banconote nuove portafortuna, si fanno le pulizie di casa, si brucia qualcosa di vecchio, ci sono formule magiche da pronunciare, si ricevono le persone a casa. E’ un grande rinnovamento e si visitano anche le tombe. (Per altro è festa non legata all’Islam).

Le feste di primavera (che in sostanza sono un capodanno molto più “naturale” del 1 Gennaio) hanno spesso delle similarità: più si è a Nord e più tali feste assumono importanza perché davvero la vita cambiava e si assisteva al risveglio della natura dopo la rigidità dell’inverno. Si bruciano fantocci, oggetti vecchi, si celebra il rinnovamento. Ma anche dove il clima è meno estremo, c’è gioia per il nuovo, per il trionfo della luce sul buio; anche al capodanno cinese (dove la natura si risveglia ben prima del 21 marzo) si regalano banconote nuove, si visitano parenti e amici. E in fondo, anche in Italia, almeno a parole, si fanno le “pulizie di primavera”.

L’equivalente della festa di “primavera” in Russia si chiama Maslenica. Verso l’inizio di marzo si saluta la neve, cioè la fine della parte più fredda dell’inverno. È un inno alla rinascita grazie al caldo e si mangiano frittelle a forma di sole. Ebbene in Jacuzia questo capodanno, cioè questo ritorno alla vita, si festeggia il 21 giugno! Pensate quanto fa freddo e quanto a lungo!

Ma c’è poi un posto dove la festa di Primavera non serve che te la ricordi nessuno: infatti se sei esattamente al Polo Sud, questo è l’unico giorno dell’anno in cui puoi assistere al tramonto! Dai 6 mesi di luce si passa ai 6 mesi di buio (il che è vero solo nel punto matematico del Polo, poi va a scemare fino ad avere un solo giorno di buio e luce completi sulle linee dei circoli polari).

Se poi proprio non resistete e volete sapere come hanno passato l’inverno in Jacuzia e Antartide c’è il mio libro disponibile QUI. (spoiler: anche gli uomini vanno in letargo…)